Quando nelle aie delle fattorie dei nostri nonni razzolavano felici galli, galline ed anatre, l’allevamento intensivo non era nemmeno pensabile.
Gli animali seguivano un ritmo naturale e la loro crescita durava per mesi, fino alla completa maturità.
Mangiavano di tutto, la loro dieta era molto varia, dai piccoli insetti ai prelibati lombrichi, dalla frutta caduta ai resti delle pannocchie, esattamente l’opposto di quello che succede ora nei grandi allevamenti.
Dobbiamo però imparare a riconoscere un prodotto senza leggere l’etichettatura che spesso è ingannevole o inesatta.
La prima divisione che dobbiamo fare riguarda il genere, si deve sempre prediligere la femmina, perché ha carni più tenere del maschio, regola che vale anche per manzo e anatra per esempio.
Solitamente la femmina ha dimensioni minori rispetto al maschio, quindi ad occhio nudo si può già fare una prima selezione. Ammettiamo però che siano tutti uguali, mi devo basare su altri parametri per capire come sono stati allevati. Le carni devono essere sode al tatto, la pelle deve essere resistente e non flaccida, sotto pelle non ci deve essere del grasso, che è solo indice di allevamento intensivo.
La pelle che solitamente tende al giallo può avere però differenti trasparenze; un animale cresciuto in pochi mesi avrà la pelle gialla compatta ma opaca, un animale allevato all’aperto per 180 giorni (è questa solitamente la vita media) ha la pelle gialla, ma il giallo è soprattutto sottocutaneo ed in alcuni punti sarà quasi trasparente.
La marezzatura (sì proprio lei!), quella che solitamente è riservata alle carni rosse, avverrà infatti circa attorno ai 6 mesi ed entrerà nella carne del pollo, saranno sempre striature gialle diffuse.
Da un mese di allevamento intensivo, ai sei mesi di un allevamento naturale a terra all’aperto c’è una notevole differenza, l’animale che cresce all’aperto ha dalla sua anche la genetica che lo rende più forte e più immune alle malattie, quindi di fatto più sano, per lui e per noi.
Su Selezione76 prossimamente un allevatore che da 70 anni (70!!!) segue questa filosofia d’allevamento naturale.

